Subito dopo però - e mi sembrò un complemento naturale - cominciai a chiedermi quale avrebbe potuto essere l'emozione di andare on-air; di trasmettere cioè un segnale, che poteva essere ricevuto magari a centinaia di chilometri di distanza. Il fatto di possedere una laurea in elettronica semplificava molto le cose: niente esame, solo qualche modulo da riempire e qualche tassa da pagare. E fu così che in breve ricevetti il mio nominativo di stazione di radioamatore, IZ5WWB.
Fin dall'inizio, la mia intenzione non fu quella di dotarmi di ricetrasmettitori di grande potenza e di antenne adeguate. In fin dei conti, anche da radioascoltatore, il mio atteggiamento era sempre stato (e continua ad essere) quello un pò minimalista: cercare di ottenere il possibile da risorse tutto sommato limitate (apparati di poco ingombro e di costo limitato), ricavando divertimento soprattutto dalla sperimentazione, dall'affinamento dell'esperienza e - quando possibile - dall'autocostruzione.
Da queste considerazioni ad adottare come linee guida quelle che si è soliti sintetizzare . nel mondo ham radio - con l'acronimo QRP, il passo è stato breve. Ecco perchè nell'acquisto dei miei pochi apparati ricetrasmittenti ho sempre privilegiato la semplicità operativa, le dimensioni contenute e la ridotta potenza d'uscita.
Ve li presento uno alla volta, sottolineando peraltro come purtroppo li abbia finora usati veramente molto poco o nulla - a causa dei mille altri impegni ed interessi che popolano le nostre vite moderne. Ma c'è sempre speranza.
BitX20A
Questo ricetrasmettitore SSB monobanda per i 20m viene venduto in kit sul sito Hendricks. Io ho potuto acquistarlo, già montato ed in perfette condizioni, da un collega radioamatore italiano. Questo il link alla pagina descrittiva del prodotto. Il kit è basato sul progetto originale del BitX20 di Ashlan Farhan.
Su yahoo.com esiste un vivacissimo gruppo dedicato al BitX20, molto attivo nel dare supporto, dove vengono presentate e discusse diverse realizzazioni del progetto, con varianti di vario genere (versioni multibanda, versioni che supportano la trasmissione in CW, e così via).
Nella versione Hendricks, che viene venduta completa di un bel case bi-colore bianco e azzurro, la potenza d'uscita in SSB che si può ottenere risulta compresa tra 6 e 10W PEP, ma da alcune review sembrerebbe in grado di superare agevolmente i 10W (non esattamente un transceiver QRP, in quel caso).
Questa sotto è una foto dell'interno dell'esemplare in mio possesso:
Lo comprai attratto soprattutto dalla sua semplicità, in opposizione alla ricchezza di menu e funzioni di altri ricetrasmettitori QRP sicuramente più convenienti, ma che non sono mai riusciti a "catturarmi" (il solito approccio minimalista di cui parlavo all'inizio del post). Inoltre dalle ottime review lette sul web, relativa in particolare alla sensibilità e silenziosità del ricevitore.
Icom IC-290E
La banda dei 2 metri esercita su di me un fascino particolare che non riesco facilmente a spiegare. Dopo avere acquistato anch'io il mio bel palmare FM bibanda VHF/UHF con cui esordire facilmente nell'etere - come molti radioamatori freschi di patente e non particolarmente ansiosi di cimentarsi con le HF - ed averlo corredato di antenne per l'attività in portatile (una piccola Yagi da 5 elementi della Diamond, una j-pole bi-banda autocostruita ed una Moxon anch'essa autocostruita), cominciai ad avere la curiosità di operare in 2 metri, almeno in ricezione, anche in SSB e CW.
Sempre nello spirito minimalista che mi fa da guida (e da cui deriva una predilezione - economicamente nefasta - per gli apparati monobanda), cominciai a cercare tra l'usato per qualcosa di costo contenuto, monobanda all-mode appunto, di potenza ridotta e adatto per l'impiego in portatile. Dopo qualche ricerca l'occhio mi cadde su un Icom IC-290E in ottime condizioni, che sembrava avere le caratteristiche richieste e mi piaceva molto anche esteticamente, con quel che di vintage nell'aspetto del pannello frontale.
In FM non può competere con gli apparati moderni; ad esempio non genera i toni CTSS, ha la possibilità di memorizzare soltanto 5 canali, ha solo la spaziatura canali di 5 kHz oppure 1 kHz. Ma per la FM avevo già il mio portatile bi-banda. Quello che mi interessavano di più erano i modi SSB e CW e su questi non ho trovato limitazioni sostanziali, salvo che ovviamente con i suoi 10W PEP di potenza massima, e le funzioni ridotte al minimo indispensabile, non mi permetterà mai di partecipare ad alcun contest. Ma d'altra parte per quello temo che non mi sarebbero sufficienti i watt, i pulsanti ed i menu...
Wouxun KG-UV2D
Last but not least (anzi, è stato il primo ad essere acquistato), ecco qua il piccolo Wouxun KG-UV2D, un classico palmare bi-banda VHF/UHF pensato per i facili QSO sui ponti ripetitori e per qualche chiacchierata diretta con i colleghi radioamatori della mia città o delle zone limitrofe.
Non ha certo la pretesa di essere un apparato per sofisticate attività DX (e d'altra parte non è per questo scopo che si usano i ricetrasmettitori di questo tipo), ma per quanto riguarda le applicazioni tipiche per le quali è pensato, mi ha sempre dato delle buone soddisfazioni, sia per quanto riguarda le prestazioni, sia per robustezza, affidabilità e maneggevolezza. Sono di buona qualità anche gli accessori.
E' vero, la memorizzazione manuale dei canali e la modifica dei canali memorizzati, tramite tastierino e menu sul display LCD, non è particolarmente semplice, anzi è parecchio ostica, ma a questo riesco a sopperire utilizzando il software di programmazione da PC via USB, che è piuttosto efficace anche se un pò spartano.
L'altro problema significativo che ho incontrato è che le batterie - se inserite nell'apparecchio - tendono a scaricarsi anche quando il ricetrasmettitore viene tenuto spento. Anche qui, esiste una soluzione semplice che è quelle di rimuovere il pacco batterie quando si pensa di lasciare il KG-UV2D inutilizzato per un tempo abbastanza lungo.
Il modello KG-UV2D è il secondo portatile Wouxun che acquisto, dopo che avevo smarrito il suo antenato KG-UVD1P per pura sbadataggine: caduto dal tetto dell'auto, dove lo avevo incautamente appoggiato prima di mettermi al volante e partire. Spero che questo secondo esemplare rimanga con me molto più a lungo del primo.
Qui di seguito il link ad una review della prestigiosa rivista QST dell'ARRL:
Wouxun QST review
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